mancanze 5 (Odri)

Pubblicato il da Miss You & Mister Independent

Il suo corpo era incredibilmente bianco, i suoi occhi chiari, mai stati così neri, i capelli in fiamme. Sui fianchi la presa saldissima delle mani gelose di lui.

Quelle dita dure mordevano forte, tirandola dalla loro parte come cagnacci in lite. La spezzavano. Sopra di lei l’uomo ansimava. Ogni volta che le bocche si incontravano, e non era facile fare centro su quelle scure labbra in estatica fuga, il suo naso spugnoso le sputava addosso un fumo denso di lapilli. La faceva tossire. Un paio di volte riuscì a incrociare il suo sguardo; gli occhi gli brillavano, arancioni alla luce del fuoco. L’odore dei capelli che bruciano è lo stesso dei polli appena flambati, le sussurrò all’orecchio, mi piace. Mi piaci. Capisci? Odri capiva. Però i suoi occhi le facevano impressione. Guarda oltre me, oltre il mio corpo incredibilmente bianco, voleva dirgli. Guarda oltre i miei occhi verdi che ormai sono così neri, maledizione, e non capisco come mai, e mi dispiace, che credo siano la mia parte migliore. Ho la faccia grossa, come un  aquilone. Ma almeno gli occhi sono piccoli e belli e verdi, di solito, te lo giuro. Verdi. Cosa guardi? Non ci leggo niente, nei tuoi. Vedo solo il mio fuoco. Non disse niente di tutto questo, perché in quel momento lui riuscì a entrare. Odri richiuse gli occhi e si morse le labbra. Se avesse urlato i clienti nell’altra stanza l’avrebbero sentita. Le fiamme crepitavano sempre più vicino alle loro guance. Ma non ti fa male? Gli chiese. Lui le stava mordendo il collo. No, rispose, e a te? Attento non si parla con la bocca piena, amore, lo rimproverò dolcemente. Non ne usciva tanto sangue, ma il morso un po’ le bruciava. Brucia, rispose Odri. Brucia. Lui si mosse più rapidamente, finché il fumo aumentò talmente tanto da farle distinguere solo il contorno, del toro.   All’improvviso si abbandonò su di lei con un lungo gemito. Odri tossiva ancora quando il grosso muso si sollevò dalla sua spalla incredibilmente bianca. Scusami, disse. Non importa, rispose lei. C’è gente che ti aspetta fuori. Il toro si alzò sospirando, si infilò i pantaloni, la camicia e il grembiule. Si chinò di nuovo sulla sua bocca, e senza guardarla la baciò. Ci vediamo stasera? Odri sussurrò la sua risposta. Il macellaio prese il coltello dalla sedia vicino alla porta e uscì.

Odri restò stesa a lungo, sola nello stanzino sul retro del negozio. Dopo poco la ferita sul collo smise di sanguinare.

Chiuse gli occhi e non sentì più nulla, solo il palpitare di una gioia immensa all’altezza del morso. Oltre quello niente. Nemmeno l’odore della carne quando le fiamme raggiunsero gli occhi.

Continuò a bruciare in silenzio.

 

Roma 2007

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